Elogio della lettura e della finzione

"Elogio della lettura e della finzione" di Mario Vargas Llosa è molto più di un semplice saggio: è una dichiarazione d'amore appassionata verso il potere trasformativo della letteratura. In queste pagine, che riportano il suo discorso di accettazione del premio Nobel, lo scritto peruviano ci prende per mano e ci conduce attraverso il labirinto delle sue memorie di lettore, rivelando come i libri abbiano plasmato la sua vita e la sua visione del mondo.


 

L'autore non si limita a celebrare la lettura come un piacere solitario, ma la eleva a strumento di emancipazione e di critica sociale. La finzione letteraria assurge un ruolo più alto, diventa un modo per mettere in discussione le convenzioni, per sfidare l'autorità e per immaginare un mondo più giusto anche a livello politico. Attraverso aneddoti personali e riflessioni profonde, Vargas Llosa ci mostra come i libri ci permettano di vivere molte vite, di esplorare mondi sconosciuti e di arricchire la nostra comprensione dell'umanità.

La buona letteratura tende ponti tra persone diverse e, dandoci piacere, facendoci soffrire o sorprendendoci, ci unisce al di là delle lingue, del credo, degli usi, dei costumi e dei pregiudizi che invece ci separano. Quando la grande balena bianca affonda in mare il capitano Achab, il cuore dei lettori freme tanto a Tokyo, quanto a Lima o a Timbuctù.

In un'epoca in cui la tecnologia ci distrae e ci allontana dalla riflessione, "Elogio della lettura e della finzione" è un richiamo potente all'importanza di immergersi nelle pagine di un libro. Vargas Llosa ci ricorda che la lettura non è solo un passatempo, ma un atto di resistenza contro l'omologazione e un modo per preservare la nostra libertà interiore.

Questo libro è una lettura essenziale per chiunque ami la letteratura e creda nel suo potere di trasformare le nostre vite. È un invito a riscoprire la magia dei libri e a lasciarsi trasportare dalla loro infinita capacità di ispirare, emozionare e illuminare.

 

Perché la nostra sarà sempre, per fortuna, una storia inconclusa. Per questo dobbiamo continuare a sognare, leggere e scrivere, la maniera più efficace che abbiamo trovato per alleviare la nostra condizione mortale, per sconfiggere il tarlo del tempo e trasformare in possibile l'impossibile

La letteratura è una rappresentazione fallace della vita che, tuttavia, ci aiuta a capirla meglio, a orientarci in quel labirinto in cui nasciamo, viviamo e moriamo

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