I segreti erotici dei grandi chef

 

"I segreti erotici dei grandi chef" di Irvine Welsh è un’opera che ha poco a che fare con il mondo della ristorazione, ma che si inserisce appieno nel mondo narrativo dello scrittore scozzese per tematiche e stile.

 


Il protagonista è Danny Skinner, un giovane ragazzo, che potrebbe somigliare a molti altri protagonisti di Welsh: appassionato di bere, di ragazze e del calcio. La sua peculiarità risiede nella sua insofferenza verso le regole e nella volontà di conoscere il padre che gli è sempre mancato. Tramite il suo lavoro conosce Brian Kibby, un suo collega totalmente all’opposto come caratteristiche, tanto lui è timido tanto Skinner è spaccone e opportunista.

Fare le cose non ti ferisce: resti ferito se le eviti

I due sembrano legati da un odio viscerale senza reali motivazioni e le piccole vicissitudini da ufficio diventano sempre più insopportabili per entrambi. Ad un certo punto nel libro si instaura una sorta di attualizzazione del mito di Dorian Gray. Come nel famoso libro di Wilde, Skinner diventa immune, nel suo caso ai danni fisici e al dopo sbornia, riversando ogni effetto sul povero Kibby. Questa relazione ambivalente comporterà effetti tragicomici sui due, che si inseguiranno per comprenderne le ragioni. I toni grotteschi e le situazioni paradossali si miscelano con un nichilismo di fondo intrinseco nella scrittura di Welsh. C'è una vena di disillusione nei confronti delle istituzioni e delle convenzioni sociali, unita a una denigrazione neanche tanto nascosta dei personaggi protagonisti e delle loro azioni.

Chi ha amato la visceralità di "Trainspotting" e la corrosività di "Colla" troverà in questo romanzo un'ulteriore tessera nel complesso e affascinante mosaico della sua opera, anche se ad un livello narrativo decisamente inferiore. In ogni caso, come direbbe Welsh in uno dei suoi libri: godetevi la corsa.

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