Aria di famiglia

La famiglia nei libri di narrativa è uno dei grandi argomenti, fonte di ispirazione per numerosi autori e origine di grandi libri. La famiglia che ci propone Alessandro Piperno nel suo nuovo libro è totalmente sui generis.

 


Il protagonista è un professore di mezz’età, misantropo e disilluso dagli eventi di una vita che con il passare del tempo lo portano a rinchiudersi in sé stesso. Alessandro Sacerdoti, questo il nome, vive la vita per inerzia, avendo ormai perso da tempo la voglia di insegnare dal suo pulpito universitario e soprattutto quella di scrivere nuovi romanzi. Nel suo galleggiare nell’esistenza, finisce sconvolto in uno scandalo: viene accusato dalla commissione paritetica della sua università di affermazioni misogine durante il suo corso di letteratura francese. Poco importa se le frasi sono attribuite a Flaubert, conta soprattutto la reazione alterata di Sacerdoti, che per puntiglio non riesce o non vuole comprendere la questione e si trova impigliato in un ginepraio, una shitstorm che lo porterà alle dimissioni. La gogna mediatica lo porta a chiudersi in sé stesso, la sua disillusione e la mancanza di spirito vitale miste ad una crisi di mezza età lo rendono prigioniero di un mondo che non ha nulla da offrirgli. 

Tutto cambia quando per via della morte di una lontana cugina, a Sacerdoti viene offerta una seconda possibilità: prendersi cura di Noah, il di lei figlio rimasto orfano. Sacerdoti è a sua volta cresciuto come orfano e nella sua vita ha sempre portato avanti un cinico atteggiamento verso la paternità, vista come un desiderio non necessario, quasi superfluo. La coppia che si viene a formare non potrebbe essere peggio assortita, i silenzi tra i due sono costanti e le difficoltà a comunicare rappresentano un primo scoglio difficile da sormontare. Commuovono le pagine dedicate alla creazione di una sintonia tra il figlio adottivo e il suo tutore; i due cercano di instaurare piccoli riti e abitudini in modo da creare un legame stabile, dalle partite di calcio e di tennis fino al cibo da asporto. Sacerdoti dovrà riscoprirsi in una veste inedita, la paternità da lui sempre fuggita gli si pone ora davanti, dovrà essere capace di affrontare i capricci adolescenziali di Noah, le piccole bugie e le contraddizioni della crescita. Valentina, l’amica avvocata, sarà l’unica persona su cui poter contare; con le sue piccole intuizioni di una vita normale, sarà d’aiuto all’amico professore.

Non c’è errore più grave che leggere un libro avidamente. Non fatelo mai. Vi prego, leggete con lentezza. E quando finalmente incontrate una grande immagine, per carità di Dio, chiudete il libro. Non andate avanti. Quell’immagine merita un trattamento speciale. Godetevela, portatela a letto, in bagno, al ristorante. Non lasciatela scappare. Non permettete che deperisca. Giocateci un po’. Non abbiate paura di stravolgerla. Modificatela a vostro piacimento. Non c’è altro modo per appropriarsene. A questo serve la letteratura.

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