L'Incal

Che cos’è l’Incal e quali sono i suoi scopi? È la domanda principale del capolavoro omonimo firmato dalla sceneggiatura di Jodorowsky e dai disegni di Moebius.


L’Incal, come prodotto artistico, è nato dai lavori precedenti di Jodorowsky e ha origine nel Dune di Frank Herbert. Il cineasta, infatti, era stato incaricato di portare sul grande schermo il libro di fantascienza e aveva cominciato a progettarne la sua versione, sognando in grande con camei di Salvador Dalì e scenografie milionarie. Svanito per motivi di budget, il progetto ha avuto un lascito in numerose altre opere, tra cui soprattutto L’Incal.

Pubblicato a puntate a partire dal 1981, l’opera inizia con il tentativo di uccisione di John Difool, un detective di classe R, che viene linciato per cercare di rubargli preziose informazioni. Il protagonista, infatti, è venuto casualmente in possesso dell’Incal, una misteriosa fonte di energia senziente che a quanto pare è ricercata da tutti i potenti ed è alla base degli equilibri dell’universo.  Da questo episodio comincia ad attivarsi una serie di avvenimenti che porteranno all’inserimento di nuovi personaggi sempre più stralunati e ad uno stratificarsi della trama su livelli sempre più complessi.

L’anarchico Difool viene sballottato tra rivolte tra mondi, guerre contro le tenebre, rinascite di pianeti e di razze. Le dimensioni fisiche si decompongono, divengono frattali su cui la realtà si avvolge, portando dietro di sé i personaggi e i lettori. La ricerca dell’Incal e dei suoi obiettivi all’interno della coscienza dell’universo riflette una metafora della ricerca di una consapevolezza del mondo. Il detto che più rappresenta il libro potrebbe essere non importa la meta ma il viaggio, in quanto alla fine di tutto il percorso è Jodorowsky stesso a definire l’Incal «il maestro interiore che tutti ci portiamo dentro».

il fine dell'effimero è di inseminare l'eterno

Oltre ad essere un’opera molto complessa e che offre una miriade di punti di lettura, L’Incal è anche un’opera grafica, in cui si possono apprezzare al meglio i disegni di Moebius. Ogni pagina riesce a rendere in maniera perfetta le contraddizioni del mondo rappresentato. Il contorcersi della realtà su sé stessa, l’evoluzione delle città digitali e verticali, le passioni e le incertezze dei personaggi sono tutti resi e infissi, in un tripudio di invenzioni grafiche ed intellettuali.

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