Nei sogni cominciano le responsabilità

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Delmore Schwartz è stato uno scrittore americano della prima metà del ‘900. Il suo nome è spesso citato sia per la lunga docenza di scrittura creativa in varie università, in cui ha avuto tra gli allievi anche Lou Reed, sia come riferimento per molti altri scrittori, tra cui Saul Bellow che a lui ha dedicato “Il dono di Humbdolt”. La sua figura, persa negli ultimi anni di vita nell’autodistruzione dovuta all’alcool, è diventata un cult emblematico.


 

In questa raccolta di racconti le atmosfere sono molto differenti tra loro. Ne “Il mondo è un matrimonio” il protagonista della vicenda è un gruppo di ragazzi a cavallo della Grande Depressione che dopo gli anni del liceo decide di fondare un circolo culturale in cui discutere di questioni più o meno intellettuali. All’interno del gruppo si trovano molti personaggi, come ad esempio lo scrittore mancato e perennemente disilluso verso la società. Questi ragazzi affrontano le sfide del loro futuro cercando di non perdere lo spirito di festa che li ha caratterizzati nella loro adolescenza: il gruppo con le sue discussioni diventa il punto di crescita verso l’età adulta.

“Tutto quello che ho sempre voluto” si disse afflitto “è avere amici e andare alle feste”. A lungo aveva nutrito la convinzione che se fosse stato uno scrittore interessante e dotato sarebbe piaciuto a tutti e tutti avrebbero voluto parlargli, godersi una conversazione con lui

In ogni racconto si può trovare la famiglia che con i suoi rapporti assume un ruolo fondamentale, sia per i legami che per le oppressioni che rappresenta. Ne “I figli sono il senso della vita” ci viene raccontata ad esempio la storia di una famiglia di immigrati ebrei attraverso il susseguirsi di tre generazioni; nonostante le morti, i licenziamenti, le discussioni, la famiglia rimane sempre presente e rappresenta un’ancora di salvataggio. Esemplare è il racconto che dà il titolo alla raccolta, in cui il protagonista si trova in sogno in un cinema, davanti alla proiezione dei primi incontri dei suoi genitori, che porteranno inesorabilmente alla sua nascita.

Il mondo è un matrimonio di convenienza» disse Laura, sbronza. «Il mondo è un matrimonio riparatore. Una sordida unione per denaro. Un matrimonio male assortito. Ogni compleanno è un funerale, e ogni funerale è un grande sollievo

 

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