Un uomo di passaggio




Immaginate di andare a Madrid e di fare un giro al Prado, entrate tra le varie sale e vi fate un giro tra i quadri per poi sedervi davanti alla Deposizione di Van der Weyden. Come vi sentite davanti ad un quadro emozionante? Contenti? Commossi? Niente? Allora andiamo a farci un giro al Retiro, sediamoci su una panchina e cerchiamo di immaginare i sentimenti delle persone che passano, rubandone le espressioni e costruendoci sopra emotivi costrutti pindarici.
Ecco, dopo questo breve giro, immaginate di essere un artista americano di nome Adam e allora vi troverete davanti il protagonista di “Un uomo di passaggio”.
Adam è un ragazzo americano che grazie alla sua borsa di studi si trova per un anno a Madrid per lavorare sulla sua poesia. Viene considerato un artista, un poeta e lui stesso cerca di fingere di esserlo, pur sapendo di mentire spudoratamente in ogni confronto culturale.
Si sente un impostore della cultura. Passa il suo tempo a bighellonare, tra una sigaretta e un giro a zonzo per la città. Adam rappresenta l’intruso in una società accademica che pur lo finanzia.
Adam è un apatico professionista, cerca l’obnubilamento nella droga senza tuttavia trovarlo realmente. Gli eventi si inquadrano a cavallo dell’attentato alla stazione di Atocha dell'11 marzo 2004, un evento che lo emoziona solo marginalmente.

Allo stesso tempo, però, provavo una specie di euforia per quella improvvisa incapacità di provare emozioni, un’eccessiva emozione di secondo grado che comunque non alterava l’insensibilità di primo grado. Quell’euforia, se di euforia si trattava, era lontanissima dal corpo, e perciò compatibile con la mia anedonia: era come se galleggiassi in un bagno caldo al di fuori di me. Avvertivo una specie di vampa di forza, la forza di percepire il mondo come sotto vetro, e quel distacco, insieme con la riduzione del mio bisogno o capacità di dormire, mi conferiva un’energia quasi vampiresca, anche se ero io stesso la mia preda”.

È un bugiardo cronico, riesce a raccontare agli altri ciò che vogliono sentirsi dire. Sa fingere compassione e coinvolgimento emotivo. Riesce persino a spacciare come sua una confidenza drammatica fattagli da un amico.
L’unico suo barlume di coinvolgimento riguarda due ragazze, la curatrice delle sue poesie e la sua ex ragazza. Passerà da un tormento all’altro, sempre cercando di trovare un posto in questo suo viaggio a Madrid.

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