Eli Schwartz è un ragazzo che non lavora, non studia e non fa
particolare attività fisica o sessuale. Semplicemente non è attivo, ma per lui
l’attivismo è denotato dal poltrire sul divano guardando la televisione tutto
il giorno.
I suoi genitori sono divorziati, lui vive
con la madre grazie agli assegni che gli manda il padre. Ha deciso, a
differenza dei suoi coetanei, di non andare al college preferendo rimanere a
casa.
Questa situazione di inoperosità è
travolta dalla messa in vendita della casa in cui vive. Il nuovo inquilino è
Kahn, un vecchio attore, mai particolarmente famoso per un ruolo specifico,
quanto per essere la comparsa più celebre di Hollywood. L’anziano signore, a
dispetto dell’età e della sedia a rotelle, è molto attivo e decisamente sui
generis, comincia a fraternizzare con Eli, commissionandogli l’acquisto di
droga.
I due formano una coppia di reietti della
società a metà tra l’ilarità e la tragicità. Kahn è ormai il ricordo dell’uomo
che fu, è stato lasciato dalla moglie in cerca di un matrimonio saffico e le
figlie lo detestano.
Eli è emarginato, i suoi vecchi amici sono
al college mentre lui è rimasto da solo in città. Non ha una ragazza, è
insicuro sia con le persone che sessualmente. La sua figura è contrapposta a
quella del fratello, il tipico ragazzo perfetto in tutto ciò che fa, che per
scherzo del destino si fidanza con la figlia di Kahn.
Il libro è un susseguirsi di situazioni
tragicomiche, in cui ad Eli capitano le più assurde avventure nel suo dolce far
niente. La droga lo inebetisce ficcandolo in campi da calcio o in feste private
sempre ubriaco, pronto per l’ennesima figuraccia.
Sotto la trama di romanzo post
adolescienzale, Adam Wilson cerca di mostrare qualche spunto di riflessione più
intenso. Un esempio è rappresentato dalla difficoltà di corrispondere sempre
alle aspettative tra Eli e suo fratello, oppure un burrascoso rapporto con i
genitori che cercano di farsi una nuova vita dimenticando i figli del vecchio
matrimonio.
“Alta definizione” è il romanzo d’esordio
di Wilson e costituisce un buon svago, una lettura capace di suscitare qualche
sorriso e qualche breve riflessione.
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