Agostino


“Agostino” di Alberto Moravia è un romanzo di iniziazione alla vita, con protagonista Agostino, un giovane ragazzo di 13 anni in vacanza con la madre al mare. All’inizio Agostino ha la sensibilità di un bambino, è ignaro di alcuni aspetti della vita adulta, come ad esempio la sessualità e la differenza di classe.
 
Orfano di padre, ricopre il ruolo di maschio di casa e comincia a diventare geloso quando la madre gli dedica meno attenzioni del solito, per riservarle ad un giovane bagnante con il quale si frequenta.
Oltre a questa novità che lo lascia interdetto, conosce per caso alcuni ragazzi che giocano in spiaggia. Cercando in tutti i modi di crearsi dei nuovi amici con cui giocare, Agostino accetta le ingiurie dei nuovi compagni come una sorta di iniziazione al gruppo di giovani. Tuttavia questi ragazzi sono molto diversi da lui: se da un lato lui è ben educato e proviene da una famiglia benestante, i suoi amici hanno umili origini e le loro marachelle spesso cadono nell’illecito. Questi ragazzi con il loro atteggiamento influenzano Agostino, spiegandogli vari aspetti da lui ignari, da come fumare una sigaretta fino alla sessualità.
Questa nuove conoscenze lo turbano molto, anche per via della fretta con cui le ha acquisite. Agostino rimane sbalordito dallo sdoppiamento del concetto di madre, capendo con difficoltà che la figura materna oltre ad essere madre è incarnata comunque da una donna.

Così, in questo combattimento tra la ripugnanza e l’attrattiva, tra la sorpresa e il compiacimento, più fermi e più nitidi gli apparvero i particolari del quadro che contemplava; il gesto delle gambe, l’indolenza della schiena, il profilo delle ascelle; e gli sembrarono in tutto rispondenti a quel suo nuovo sentimento che non aveva bisogno che di queste conferme per signoreggiare appieno la sua fantasia 

Nervoso per via del cambiamento repentino dei punti di riferimento della sua vita, Agostino cerca delle soluzioni alle sue indecisioni, senza mai riuscire ad ottenere dei vari risultati.
L’epifania sessuale che lo sconvolge gli indica un cambiamento, un nuovo percorso da intraprendere nella sua vita, tuttavia è privo di una vera guida, in quanto i suggerimenti degli amici rappresentano soltanto un quadro approssimativo della verità che scopre. Prova a comportarsi come i compagni della banda, senza tuttavia riuscire ad immedesimarsi nei loro comportamenti. La sua maturazione è iniziata ma non può svolgersi nell’arco di una sola estate. La sua fretta lo induce perfino ad andare in un postribolo per scacciare il pensiero edipico della madre.

La compagnia della banda, quel parlare sboccato, quel discorrere di donne, quell’andare rubando per i campi, quelle stesse angherie e violenze di cui era vittima, lo avevano trasformato e reso insofferente alle antiche amicizie.

Commenti