La camera azzura


“La camera azzurra” è un romanzo che scorre tra i binari della passione e del crimine.



È la storia di Tony, un giovane padre di famiglia, che si invaghisce di Andrée e i due cominciano una relazione clandestina essendo tutti e due sposati.
Il racconto è ambientato in un non specificato paesino rurale francese del ‘900, quindi la segretezza della loro storia è necessaria per combattere le voci e le dicerie paesane. I due si incontrano furtivamente nell’albergo del fratello di Tony, sempre nella stessa stanza, la camera azzurra, per via del colore delle pareti.
Tutto cambia quando in uno dei loro appuntamenti, fiero del loro amplesso, Tony è davanti allo specchio che si guarda e nel mentre osserva le membra nuda di Andrée, quando all’improvviso si accorge che Nicolas, il marito dell’amante, si sta dirigendo verso l’hotel. Accortosi dell’imprevisto, scappa dalle retrovie dell’albergo, timoroso della fine del suo segreto.
A questo punto la scena cambia, si scopre che è tutto un flashback, in realtà Tony sta raccontando la sua storia ad un giudice in tribunale. Ma perché è lì? Si parla di un omicidio di qualcuno, ma di chi?
L’utilizzo di una narrazione a ritroso aumenta la suspence del racconto e lascia interdetti ad ogni scelta di Tony e dei protagonisti.
Tony ritorna a casa e decide, per sicurezza, di smettere di frequentare Andrée e di dedicare un po’ più tempo a sua moglie Giselle e a sua figlia. D’altronde la relazione amorosa era nata quasi quasi per caso, un incidente di percorso su un matrimonio felice. Tuttavia è difficile ritornare alla vita normale, dimenticare i giorni d’amore nella camera azzurra, le frasi bisbigliate sotto le coperte, al riparo dalla luce filtrata dalle persiane. Il giorno dell’ultimo incontro con Andrée rimbomba nella testa di Tony: ripensa alle frasi dell’amante, alla sua volontà di mollare i rispettivi compagni e cominciare una nuova vita insieme.

Ti piacerebbe passare con me il resto della tua vita?». Registrava automaticamente le parole di Andrée senza prestarvi una particolare attenzione. Non più di quanto facesse con le immagini e gli odori. Come poteva sapere che avrebbe rivissuto quella scena decine e decine di volte? E sempre in uno stato d’animo diverso, da un punto di vista diverso… Per mesi si sarebbe sforzato di ricordare ogni minimo dettaglio. Non tanto di sua spontanea volontà, ma perché altri lo avrebbero costretto a farlo

La situazione si complica, quando Nicolas, malato cronico, muore per quello che si considera un attacco epilettico, ma la gente e soprattutto Tony pensa ad un unico colpevole: Andrée, che si è voluta liberare del marito aspettando che l’amante facesse altrettanto con la moglie.
Nelle sue conversazioni con il giudice, Tony racconta la sua storia, di come ha vissuto i momenti concitati della scoperta e dei sospetti della loro relazione.
Simenon riesce a concentrare in questo breve romanzo la passione criminale tra i due amanti, declinando la storia nell’incapacità di comunicare di Tony, che rimane succube delle azioni e delle decisioni dell’amante. Infatti quello che per Tony è solo sesso, per Andrée è la storia della sua vita, e non la vuole lasciare sfuggire. “La camera azzurra” è una storia dolce e inquietante, il cui fulcro narrativo viene svelato solo nelle ultime pagine, in cui tutto il mistero viene dissolto, lasciando la soluzione definitiva al lettore, dopo averlo condotto in un’estenuante caccia al colpevole, di cui gli vengono svelati solo approssimativi indizi lungo la trama.

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